Come ormai saprete, questo è un mese che proprio non mi si addice: il periodo natalizio genera in me una certa malinconia e le motivazioni non ve le sto a ripetere per non annoiarvi. Tuttavia quest'anno c'è nell'aria una piacevole novità: la moderazione. A causa della crisi, il generoso sfarfallio di luci e opulenza, si è oltremodo ridimensionato per assumere una forma decisamente più consona al vero spirito natalizio che, ricordiamo, festeggia un bambinello nato in una grotta e non in uno chalet a Cortina. Quando questi si è fatto grande, si è dato decisamente da fare per cercare di migliorarci l'esistenza, trascorrendo gli anni della ragione tra i poveri e bisognosi; intenzioni e motivazioni decisamente lontane dalla frenesia degli acquisti in cui siamo immersi da almeno un paio di decenni a questa parte. Dieci anni fa ho fatto una scelta cercando di avvicinare il mio Natale a quello dei ricordi dei miei genitori, in cui un mandarino e un paio di noci erano già un motivo di festa.
Probabilmente dopo queste parole mi sarò fatta un sacco di amici. ;-)
La stessa scelta di sobrietà cerco di applicarla anche a tavola, se non altro perché ho la fortuna di non dover aspettare il 25 dicembre per poter mangiare il classico menu delle feste. Anche qui prendo in prestito un ricordo del mio babbo che mi raccontava che la festa era veramente tale, quando si poteva mangiare un pezzetto di carne. Chi ha vissuto in città durante l'ultima guerra, la fame l'ha vista davvero in faccia, e il giorno di festa non era un segno rosso sul calendario ma quando potevi mangiare qualcosa che difficilmente ti sarebbe capitato di ri-mangiare nelle settimane o nei mesi successivi.
La mia tavola della festa è imbandita con la consapevolezza di essere fortunata a poter 'festeggiare' anche il giorno dopo e quello dopo ancora.
Anche questa volta si tratta di una nuova ricetta per il progetto Riso Scotti-Rice Design: il risotto 'sbagliato'. Scegliere un riso integrale per preparare un risotto è come pensare di cuocere un'orata al sale usando l'accendino: missione impossibile.
Il riso integrale non rilascia amidi in cottura, quindi si cuocerà ma senza regalarvi quella morbida 'onda' tipica dei risotti. Tuttavia ho scelto volutamente di cuocere il riso integrale come se fosse un riso da risotto (Carnaroli o Vialone Nano tanto per intenderci) aggiungendo un brodo-non-brodo che permettesse al riso di cuocersi ma senza disperdere i principi nutritivi nell'acqua di cottura. Ho evitato di usare la cipolla o lo scalogno per il soffritto mentre per il brodo mi sono affidata ad un infuso di lavanda. Per bilanciarne l’aroma molto riconoscibile, ho inserito il sapore leggermente aspro della mela verde (polpa e buccia) e il dolce della mela Royal Gala. I pistacchi tostati e salati oltre a dare croccantezza al piatto ne completano la sapidità.
Un riso per le feste ma anche per i mesi che seguiranno perché Natale può essere davvero tutti i giorni! :-)
Risotto integrale mele e pistacchi
per due persone
200 gr Riso integrale Riso Scotti
1 Mela verde Grammy
1 Mela Royal Gala
Pistacchi salati e tostati (a piacere)
Sale e pepe bianco
Olio extravergine di oliva
1 bustina di infuso alla lavanda
Lavare la mela Royal Gala, dividerla a metà e con una mandolina tagliare delle fettine sottili. Posizionare le fettine su una teglia coperta da carta da forno e metterle in forno a 70° gradi per circa 15-20 minuti, quando saranno asciutte, spegnere e lasciarle raffreddare senza toglierle dal forno.
Scaldare un litro di acqua e mettere in infusione la bustina di lavanda per circa 5-7 minuti.
Sbucciare la mela verde. Tagliare la polpa a pezzettini e la buccia a striscioline.
In un’altra padella scaldare due cucchiai di olio extravergine di oliva, fare tostare il riso integrale per qualche minuto e successivamente bagnarlo con il brodo alla lavanda e aggiungere subito i pezzettini di mela.
Il riso integrale non diventerà cremoso come un normale risotto, ma cuocerà con un leggero aroma di lavanda. Aggiustare di sale ma restare un po’ indietro perché la sapidità verrà completata dal pistacchio tostato e salato.
Mentre il riso cuoce, scaldare poco olio in una padella, fare insaporire le listarelle di buccia per 30-40 secondi e pepare leggermente.
Quando il riso sarà pronto, impiattarlo e completarlo con le bucce, i pistacchi frantumati a cui è stata eliminata la buccia e con le chips di mela croccanti.