Si può parlare di cibo, se non si parla solo di cibo.
Questa è la sintesi che porto con me dopo avere assistito alla conferenza stampa per la presentazione del 1° Master in Food Design, organizzato a Milano dalla SPD-Scuola Politecnica di Design e dall'Università IULM. Non è un caso che un'iniziativa di questo genere nasca proprio a Milano, luogo per antonomasia del design e della moda e che per 6 mesi la vedrà anche capitale internazionale dell'alimentazione, grazie ad EXPO.
I tempi sono maturi - afferma il Dott. Fusetti, Direttore della SPD - perché il mondo del food richiede con urgenza figure professionali che abbiano una cultura del cibo a 360° e il Master si pone come ambizioso obiettivo, quello di formare una nuova generazione di professionisti, design e manager che sappiano unire le competenze di marketing e comunicazione con la metodologia progettuale e la sensibilità al design.
E' ora di diventare 'contemporanei' e di trattare il cibo non solo dal punto di vista del prodotto e della sua trasformazione ma anche di prendere in considerazione tutti gli aspetti collaterali che ad esso sono legati in modo inscindibile come i luoghi del cibo, il design degli oggetti, l'analisi sensoriale, il food marketing, il packaging fino all'enogastronomia, la narrazione del territorio e le strategie di integrazione tra turismo e gusto.
E' un'illusione credere che la nostra esperienza gustativa si limiti solo a ciò che le nostre papille percepiscono: le emozioni che un cibo può regalarci sono fortemente (e spesso inconsciamente) influenzati da una serie di input che non siamo in grado di cogliere in modo razionale ma ai quali il nostro cervello risponde.
Alla conferenza stampa sono intervenuti relatori illustri che ci hanno consentito un 'assaggio' di quello che sarà il master; vedere seduti allo stesso tavolo il food designer Martì Guixé, il designer Stefano Giovannoni, il gastronauta Davide Paolini, lo chef Davide Oldani, lo psicologo Vincenzo Russo e il chief design office di PepsiCo, Mauro Porcini, non lascia dubbi in merito a quanto sarà innovativo il percorso formativo e soprattutto permette di sperare in concrete opportunità di impiego.
Questa è l'Italia che usa tutte le risorse per rinnovarsi, che vuole valorizzare il proprio Cultural Brand che si basa su quattro pilastri fondamentali: design e moda, arte e storia, territorio e turismo, qualità del cibo e tradizione culinaria.
C'è da perderci la testa tanto è completo, ricco e multidisciplinare il programma; io ci ho lasciato il cuore...
Il master avrà inizio il 30 marzo 2015, sarà articolato in 11 moduli didattici, ed è rivolto a laureati italiani e internazionali; è prevista una selezione per individuare un numero limitato di studenti e si svolgerà completamente in lingua inglese. Vedrà la partecipazione, in veste di docenti, di designer, professori universitari, giornalisti, chef, manager e imprenditori protagonisti nei propri ambiti di competenza.
E qui mi tremano i polsi nel darvi questo annuncio: l'AIFB-Associazione Italiana Food Blogger è stata invitata a tenere una lezione sul tema "Food Blogger"; l'intervento sarà inserito nel Modulo 4 "Food Marketing & Communication".
Per tutte le informazioni potete visitare il sito ufficiale del Master www.masterfoodesign.com