13 marzo 2012

In origine fu il Cavoletto

A volte mi piace risalire all'origine delle cose che tutt'oggi vivono nel quotiano. Avete presente quando vi capita di ripensare al primo incontro con l'uomo che amate, oppure al primo giorno di lavoro, o ad un'amicizia nata in una determinata occasione oppure quel giorno che avete comprato un maglione che ancora oggi vi piace tanto? Di solito queste riflessioni nascono spontaneamente nella mia testa quando sono in metropolitana o sotto la doccia.
Su cosa stimoli questi pensieri in queste due circostanze non ne ho la più pallida idea, ma poco importa. In ogni caso mi diverte risalire all'origine, alla genesi, a quella scintilla che si è accesa in quel preciso momento e che mi ha portato a scegliere una strada piuttosto che un'altra. Dato che questo è un blog di cucina, mi sembra inutile raccontarvi dell'amore o dei maglioni, ma mi piacerebbe scrivere di quando un giorno di circa due anni fa, navigando nella rete, mi imbattei nel blog di Sigrid: il cavoletto di Bruxelles.
Il mio interesse è stato immediatamente catturato dalle fotografie pubblicate: così delicate ma allo stesso tempo così espressive da attirare la mia attenzione principalmente sulla matericità del cucinato: la briciola del pane, la morbidezza della panna, la croccantezza della panatura, la densità del cioccolato. Più guardavo e più avrei guardato e la ricetta era un passaggio obbligato verso la successiva immagine. Per me la food photography è stata amore a prima vista, la molla che mi ha spinto 6 mesi fa ad aprire questo milionesimo blog di cucina. Dopo il blog di Sigrid ho iniziato a leggere altri foodblog (che trovate nella blogroll a lato e alla voce 'links' nel menu qui sopra); devo confessare che ci sono alcune caratteristiche fondamentali che cerco negli altri blog e che mi spingono alle successive frequentazioni (qui di seguito elencate rigorosamente non in ordine di preferenza):
1) le fotografie
2) l'abiltà e l'ironia nella scrittura
3) la capacità di divulgare informazioni 'tecnico-scientifiche' in merito all'alimentazione e alle materie prime
4) le informazioni sui Food-eventi
5) le spiegazioni 'tecniche' per la preparazione di una ricetta
6) l'utilizzo di ingredienti (per me) nuovi
7) le ricette di altre nazioni
8) l'affinità elettiva con la (il) proprietaria (o) del blog
Molte di voi si ritroveranno nelle caratteristiche elencate qui sopra :-)
 
Con questo post mi sembrava doveroso omaggiare il blog di Sigrid postando una ricetta che ho trovato in un suo libro; vorrei ringraziarla per aver contributo in modo del tutto casuale e inconsapevole, ad avere aumentato di una unità il numero ormai tendente all'infinito di foodblogger nella rete. A dirvela tutta il mio blog di cucina oltre ad avermi dato la possibilità di dedicarmi a qualcosa che mi appassiona, è stato il pretesto per conoscere virtualmente molte persone; alcune di voi ho già avuto il piacere di incontrare, ma spero di poter prima o poi stringere la mano alle altre amiche di blog per poter esclamare: 'che piacere! Finalmente posso guardare negli occhi chi c'è dietro a quei fornelli!
E voi? Cosa più vi piace negli altri blog? Perchè alcuni vi colpiscono e altri meno? Qual è stata la vostra scintilla? Attendo le vostre confessioni...


Cake con caprino e albicocche
(Ricetta tratta da "Il libro del cavolo" di Sigrid Verbert)

200 gr farina 00
3 uova
100 gr olio extravergine di oliva
100 gr di latte
100 gr caprino fresco
100 gr caprino stagionato
75 gr albicocche secche
15 foglie di basilico
1 bustina di lievito per torte salate
mezzo cucchiaino di paprika dolce
sale e pepe

Sbattere con una frusta il latte con il caprino fresco, aggiungere le uova, l'olio, la paprika, il sale e il pepe. Amalgamare bene tutti gli ingredienti. Unire poi la farina setacciata, il lievito e infine le albicocche tagliate a striscioline, il caprino stagionato sbriciolato e il basilico spezzettato a mano. Versare l'impasto in uno stampo per plum-cake rivestito di carta da forno e infornare in forno ventilato a 180° per 35-40 minuti finchè il cake non sarà dorato.