Come al solito arrivo in ritardo sul tema festa=ricetta come era già successo per il Natale. Purtroppo il tempo libero è centellinato come un buon vino, ed inoltre la mia idiosincrasia verso le tradizioni e la preparazione di una ricetta solo per la circostanza, mi ha portato a friggere le "Chiacchere di famiglia" a tempo scaduto, praticamente quando i carri con le maschere sono già passati da almeno una settimana e i coriandoli e le stelle filanti giacciono ormai scoloriti ai bordi delle strade. A proposito di Carnevale, avete notato che mentre noi foodblogger sembriano delle paladine dell'homemade e produciamo fiumi di parole sul pane fatto in casa, sui limoni coltivati nel vaso sul balcone e sulle marmellate cotte per ore sui fornelli della nostra cucina, sempre più bambini il giorno di Carnevale sfilano indossando terribili costumi (così sintetici che sono a rischio di autocombustione) che raffigurano supereroi e principesse 'waltdisneyane', tutti così uguali e così... noiosi? Quando ero piccola, il Carnevale era un pretesto per scatenare la fantastia; un lenzuolo con i buchi diventava il costume da fantasma mentre con carta crespa, qualche metro di tulle e un pò di cartone si confezionavano abiti che con grande dignità si indossavano durante la sfilata per le vie del quartiere. E chi non ricorda un pantalone abbondante con un paio di toppe cucite qua e là, una maglietta a righe, un cappello sbrindellato, la faccia colorata e il naso rosso che ci trasformavano in buffi pagliacci senza spendere una lira ma semplicemente utilizzando quello che avevamo in casa? Consentitemi quindi una punta di nostaglia quando in questi giorni mi è capitato di vedere schiere di principesse vestite di nylon e piccoli Batman e Spiderman con maschere di plastica e pigiamini bi-color...
Ma veniamo al tema del post: le chiacchere appunto. Senza ombra di dubbio sono le più buone che abbia mai mangiato e non lo dico solo perchè arrivano dal quaderno della mia mamma. Sono sottili, croccati e leggere anche se (udite udite) fritte in olio e strutto! Sono così sottili che, una volta cotte, riempiono piatti e ciotole in grande quantità, impilate una sopra l'altra in improbabili piramidi spolverate di zucchero a velo. Quando decidiamo di prepararle, l'intera giornata è dedicata all'impasto, alla stesura della pasta e alla frittura. E per lavorare un kg di farina ci vogliono almeno 5 ore di lavoro e 4 mani che si muovo veloci.
Queste sono le nostre chiacchere, un pò lombarde e un pò emiliane; e pensate che bello se a Carnevale ogni parola, per magia, si trasformasse in questa sottile sfoglia... al mondo per un sol giorno sentiremmo all'unisono un divertente rumore "CROCK-CROCK-CROCK", il dolce suono delle 'Chiacchere di famiglia'.
Queste sono le nostre chiacchere, un pò lombarde e un pò emiliane; e pensate che bello se a Carnevale ogni parola, per magia, si trasformasse in questa sottile sfoglia... al mondo per un sol giorno sentiremmo all'unisono un divertente rumore "CROCK-CROCK-CROCK", il dolce suono delle 'Chiacchere di famiglia'.
Chiacchere
Per l'impasto:
1 kg farina 00
100 gr burro (freddo di frigorifero)
100 gr burro (freddo di frigorifero)
4 uova
80 gr zucchero semolato
80 gr zucchero semolato
vino bianco secco q.b.
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
1 pizzico di sale
Per friggere:
2 lt olio di semi di arachide
500 gr di struttozucchero a velo per spolverare
Rovesciare sul tavolo la farina e aggiungere lo zucchero, il sale, il lievito e mescolare bene; aggiungere le uova e il burro a pezzetti e lavorare l'impasto. Aggiungere il vino bianco poco alla volta fino ad ottenere una palla elastica e morbida. Tagliare a metà l'impasto e la parte avanzata avvolgerla nella pellicola per evitare che si asciugi. Infarinare leggermenete il tavolo, tagliare un pezzo di impasto, appiattirlo leggermente e iniziare a passarlo nella macchina tirapasta (i riferimenti della nostra macchina sono Imperia manuale e per la prima passata abbiamo usato il primo buco, quello più largo) e ripassarla più volte fino a quando la pasta non diventerà liscia. Durante questi passaggi ripiegare in tre parti la pasta su sè stessa. Spostare la rotellina della macchina Imperia sul buco a metà e ripetere l'operazione una sola volta senza però piegare la pasta. Stendere sul tavolo la sfoglia ottenuta facendo attenzione ad infarinarla leggermente e senza sovrapporla. Alla fine di questo passaggio, spostare la rotella sull'ultimo buco (quello più sottile) e rifare la stessa procedura (sarà sufficiente un solo passaggio). Tagliare le strisce ottenute in grandi quadrotti di circa 10 cm di lato e fare due piccoli taglietti diagonali all'interno del rettangolo in prossimità degli angoli e far girare l'angolo all'interno del taglio come se si volesse fare un nodo. Questa operazione dovrà essere fatta il più velocemente possibile perchè se la pasta si asciuga cuocerà ma senza gonfiarsi.
Prepararsi a friggere. La padella non dovrà essere tanto larga e avrà i bordi alti. Versare nella padella 1 litro di olio e 250 gr di strutto e lasciarli scaldare. Non appena l'olio sarà caldo al punto giusto, friggere al massimo 4-5 chiacchere per volta bucandole con una forchetta. Dopo un paio di minuti (o non appena avranno preso un leggerissimo colore) con una mestolo forato scolarle su carta assorbente e quando si saranno raffreddate, spolverarle con zucchero a velo.
Prepararsi a friggere. La padella non dovrà essere tanto larga e avrà i bordi alti. Versare nella padella 1 litro di olio e 250 gr di strutto e lasciarli scaldare. Non appena l'olio sarà caldo al punto giusto, friggere al massimo 4-5 chiacchere per volta bucandole con una forchetta. Dopo un paio di minuti (o non appena avranno preso un leggerissimo colore) con una mestolo forato scolarle su carta assorbente e quando si saranno raffreddate, spolverarle con zucchero a velo.