23 dicembre 2012

Tè mon amour


Tanto per cambiare sono in ritardo. Ma forse questa volta sono anche in anticipo.
Mentre l'Italia si prepara alle abbuffate dei tre giorni più golosi dell'anno, io mi porto avanti con una proposta per i giorni successivi alle feste. 
Ma non scriverò di zuppe e brodini.
Non ho mai bevuto né caffè né latte e le mie colazioni, fin da bambina, sono sempre state accompagnate solo dal tè. Fino a una quindicina di anni fa bevevo il tè del supermercato (quello che inizia con la 'elle' e finisce la 'enne'), con limone e zucchero. Poi decisi di sostituire lo zucchero con miele di acacia o millefiori per poi abbandonare anche il limone ed infine il miele.
Di pari passo alle sottrazioni dei sapori, il mio gusto si modificò e mi allontanai definitivamente da 'elle-enne' per avvicinarmi ad altri tipi di tè. Ho assaggiato tè verdi  di provenienza indiana, vietnamita, thailandese, giapponese e cinese. Per poi eleggere a re delle mie colazioni  il tè bianco bevuto caldo, sia d'estate che d'inverno.
Se a colazione deve essere rigorosamente bianco, negli altri momenti della giornata mi piace assaggiare altri tipi di tè e miscele e vi confesso una particolare debolezza per il rooibos, tè rosso africano (che non è proprio tè ma una pianta appartenente alla famiglia delle leguminose), che piazzo ai primi posti tra i sapori che preferisco, fino ad arrivare ai tè aromatizzati con spezie, agrumi, fiori, ecc.
Quindi, quando sono stata invitata all'inaugurazione dello scorso 12 dicembre della prima boutique milanese di 'Kusmi Tea' non ho avuto alcun dubbio nel confermare la mia presenza.


Una boutique-scrigno mi ha accolto fin dall'ingresso con la purezza del bianco che evidenzia le boîte colorate in piacevole contrasto con il rosso istituzionale del brand nei pavimenti.


L'idea di portare a Milano i sapori di Kusmi Tea è stata di Francesca Natali, tea stylist affermata di cui potete leggere sul suo sito web/blog L'Arte del Ricevere preziosi consigli, suggerimenti e usi di questa preziosa bevanda.

Come benvenuto mi è stato offerto un aperitivo 'on the rocks': un connubio tra spumante e tè, con una punta di sciroppo di lamponi, dissetante e per nulla stonato con la fredda serata che spingeva contro i vetri.

All'ingresso una serie di latte colorate scoperchiate a disposizione di nasi curiosi, invitavano all'assaggio olfattivo, sempre supportati dalle brave ed esperte specialiste che con le loro spiegazioni ci accompagnavano in viaggi virtuali verso terre lontane (la ragazza che mi ha servito è di Samarcanda e vi assicuro che è stata così convincente che è stato difficile uscire dal negozio senza acquistare un assaggio per ogni tipo di tè disponibile).

Parlando con una cara amica esperta di tè, ho scoperto con grande stupore che il paese dove ci sono i maggiori consumatori di tè è la Russia e Kusmi Tea, la maison de thé francese è stata fondata proprio in Russia nel 1867 e all'epoca riforniva la corte degli Zar.

Se da tempo è una moda in Francia, dove i punti vendita sono più di 300 e con oltre 25 negozi di proprietà a marchio Kusmi Tea (tra cui New York, Montreal e Copenaghen), Kusmi Tea non è solo un brand ma è anche un ottimo prodotto.



In questo angolo milanese di profumi e sapori si può trovare tè in bustina e sfuso: mélanges esclusivi le cui ricette sono rimaste intatte sin dalla loro prima creazione, tè verdi e tè neri e linea Bièn-être con i suoi tè Detox, Sweet Love, Be Cool, Algothe, Boost e Euphoria.

Foglie di tè intere (né foglie tagliate, né polvere di tè), una selezione attenta di tè in purezza da Cina, India e Cylon che vengono aromatizzati con le migliori essenze di Grasse, Calabria o Madagascar, una bustina in mussola di cotone interamente confezionata a mano per permettere all’infuso di diffondersi in maniera eccellente, sono stati tradotti in oltre 80 referenze irresistibili al palato


Non mi soffermo ad elencare nel dettaglio i singoli aromi perché sono così discrezionali e a gusto personale che finirei per farvi un elenco fine a sé stesso. Sul sito di Kusmi Tea troverete informazioni dettagliate anche se il modo migliore per scegliere è sicuramente quello di recarsi di persona nel negozio.

Non mi resta che lasciarvi gli indirizzi onsite e online:

Kusmi Tea Boutique
Via Fiori Chiari 24

Milano
Tel. 02-89093956

Corner La Rinascente Duomo
Food Market 7° piano
Milano
Tel. 02-8852510 


www.kusmitea.com

Una curiosità: mi trovo sempre in imbarazzo tutte le volte che devo scrivere la parola 'tè'. Come si scrive in italiano? The, tè, té, te, tea? L'Accademia della Crusca dice che l'unico modo corretto in italiano per scrivere questa parola è "tè". Grazie Accademia.

Qui sotto i tè che ho già avuto il piacere di assaggiare, e siete ancora in tempo per fare un  bel regalo pieno di profumo...
Buon Natale a tutti!

17 dicembre 2012

I vincitori del Foodfriends


Qui non ci si ferma un attimo, sto forgiando medaglie e coppe per le vincitrici dei contest (due di fila sono davvero un record) anche se questo è un periodo un po' complesso perché mi trovo in una sorta di 'impasse': un sacco di idee, un sacco di confusione, un sacco di stanchezza e zero voglia di fare ordine.
Ma non è il momento per parlare di me, ma del risultato del Foodfriends che ha riscosso davvero tanto successo (grazie!!) e ha contribuito a consolidare buoni sentimenti tra foodblogger (e cosa c'è di meglio in questo periodo natalizio?)
Vorrei ringraziare la mia cara amica Silvia che mi ha proposto questa iniziativa a 4 mani, lavorare con lei è stato davvero un grandissimo piacere e spero in futuro di potere avere ancora altre occasioni (anche se il mio desiderio è quello di conoscerla di persona); vorrei ringraziare la Food Editore e in particolar modo Francesca, per avermi omaggiata del bellissimo libro di Silvia "al Forno" e per essersi prestata (lei e la redazione) a ricoprire il ruolo di giudice di questa sfida tra forno e cuore; ringrazio anche gli altri due sponsor dell'iniziativa (Esperienze Sensoriali e Zabbara) per i bellissimi cadeaux.
E last but not least, vorrei ringraziare tutte voi, care le mie virtual-friends, per la vostra partecipazione, per i commenti e l'entusiasmo che avete manifestato, per l'impegno che avete profuso nel scegliere e interpretare una ricetta della vostra foodblogger preferita e per aver partecipato a questa iniziativa. Grazie di cuore :-)


Ma veniamo finalmente ai nomi che state aspettando: le nostre tre VINCITRICI sono:


3° posto
Vince il tegamino di ceramica dipinto a mano.........



2° posto
Vince il paniere di prodotti "Esperienze Sensoriali".........



...and the winner is...


1° posto
Vince il libro "al Forno" di Silvia ........


Complimenti alle vincitrici!! Ma non è finita....


***MENZIONE SPECIALE per 4 foodblogger***

- Silvia di "La gelida anolina" 
- Tiziana de "L'ombelico di Venere"
- Marina di "La tarte maison"
- Cinzia di "Essenza in cucina"

Di seguito le motivazioni di Francesca e della redazione di Food Editore:

"La scelta è stata più difficile di quanto potessimo immaginare. Le ricette, i ricordi, le parole, le foto delle foodblogger che hanno partecipato al contest ci hanno rapito e messo davvero in crisi: quale scegliere? Abbiamo optato, nella nostra personalissima selezione, per un mix dei tre requisiti richiesti:
- la combinazione di sapori e il procedimento usato per creare il piatto;
- la presentazione dal punto di vista dello styling;
- la storia raccontata: ossia il motivo che vi ha spinto a scegliere proprio quella blog-amica(o).
Riguardando i post vincenti ci rendiamo conto di aver puntato tutto sulla semplicità. Sarà perché sempre di più percepiamo un bisogno di tornare a piatti genuini e poco elaborati oppure perché il nostro mood, quest'anno, ci ha portato a scegliere come autrici due foodblogger che puntano tutto proprio sulla semplicità e l'essenzialità: Juls e Jessica (Tuki)

E' stato un grande piacere collaborare a questo contest: abbiamo scoperto nuovi foodblog e assorbito una straordinaria energia da ricette, parole e dichiarazioni d'amore: continuate così!
TANTISSIMI COMPLIMENTI A TUTTE E I NOSTRI PIU' GUSTOSI AUGURI PER UNA NATALE SERENO Francesca e tutta la redazione di Food Editore"


Complimenti alle tre foodfriends vincitrici! Aspetto i vostri indirizzi via email per la spedizione dei prodotti.

PS: chi si fosse perso il verdetto del Xmas Project, lo può trovare QUI

16 dicembre 2012

The Christmas Project: il verdetto


Lo so che la scorsa notte non avete dormito in attesa non di Babbo Natale o di Santa Lucia, ma perché non vedete l'ora di sapere chi è stato proclamata vincitrice del contest più strampalato del web.
E' stato faticoso scegliere, ci avete fatto ridere e per questo volevamo ringraziarvi perché non c'è niente di più bello di una risata soffocata dal contegno necessario in ufficio.
A grande richiesta, ma solo se i Maya ce lo permetteranno, replicheremo questo esperimento di cucina demenziale e inizieremo un tour nelle migliori cucine di Italia, quindi se sentirete bussare alla vostra porta, chiedete sempre 'chi é?'.
Oltre ai dovuti ringraziamenti, alcuni numeri che fanno sempre tanto statistica e ci rendono orgogliose:

3 fooblogger
2 Nazioni
1 incontro
6 spritz
100.000 email
5.000.000 di risate
3.689 visite
80 download
86 commenti
9 ricette
1 pdf
tanti finalisti
1 sola vincitrice...

rull, rull, rull, rull... un bel rullo di tamburi, fiato alle trombe, una bella sfregata al violino, una soffiata nel flauto, un pizzico alla chitarra, una bacchettata sul triangolo, e finalmente posso dire che vinceeeeeeeeee........... LINA per il commento che ha lasciato proprio su questo blog. Lina è stata scelta all'unanimità, tra le tre nomination che ciascuna di noi aveva proposto, per essere riuscita a centrare in pieno lo spirito di questo 'pirla-contest'.
Brava Lina!! Adesso ti sei rovinata la reputazione anche tu! :-)
Scrivici una email al più presto con il tuo indirizzo (magari inviala direttamente a Sarah visto che il pacco lo spedirà lei).

E prima di salutarvi e ricordarvi che a breve verrà pubblicato anche il nome del vincitore del Foodfriends, vorrei ringraziare Grazia e Graziella (alias Vale e Sarah) per questa breve ma intensa collaborazione!

4 dicembre 2012

Christmas Project


Ci ho preso gusto.
Ci ho preso gusto a preparare i contest. Praticamente è diventato il mio secondo lavoro.
Questo è breve, facile e pure irriverente. Non dovrete cucinare nulla ma solo lasciare un commento. Come mi sia venuta questa idea di proporre un contest a sei mani a quelle due fuoriditestairriverentironiche foodblogger che rispondono al nome di Vale e Sarah proprio non me lo ricordo.
Conosco Vale da quasi un anno, ci siamo viste e riviste perchè 20 km di distanza non sono nulla e potremmo anche farci una bella cammninata per incontrarci e saremo anche green e a km zero.
Sarah invece è un filino più lontana, si trova a due nazioni di distanza, un tunnel, una manica e ancora qualche centinaia di km. Lassù, nella terra di Carlo e Camilla, dei principi William & Kate e della Queen Elisabeth. Eppure siamo riuscite noi tre a berci un spritz praticamente sotto casa. 
Non sono come sembrano, sono molto di più.
Quello che mi piace di loro è che oltre ad essere brave con la forchetta sono pure geniali con la tastiera. Chi di voi conosce Vale, non può non leggere Sarah (che in questo momento mi sta pagando profumatamente per parlare di lei, come fanno le burbe con gli anziani durante il servizio militare), ironicamente, sboccatamente simili nelle loro attente descrizioni; ma quanta intelligenza si nasconde dietro a quelle persone che ci fanno ridere?! :-)
Ma veniamo a questo Xsmas Project, di che si tratta? Ve lo lascio scoprire invitandovi a scaricare il PDF in fondo a questo post e visitando i blog di Vale e Sarah. Vi anticipo solo che si tratta di un ricettario di Natale, una sfida Italia vs Inghilterra, una gara  a colpi di sagacia, panettoni e pudding. Ovviamente le ricette sono raccontate con lo stile che contraddistingue le nostre due sfidanti e troverete oltre venti pagine di puro delirio culinario.

Ma non ci accontentavamo di regalarvi solo un ricettario, così abbiamo pensato di abbinarci un contest 'poca spesa tanta resa': non dovrete cucinare proprio un bel nulla ma solo lasciarci i vostri commenti. Di seguito le regole e il gift per la(il) vincitrice(ore).

"Questo ricettario è dedicato a tutte le persone che preferiscono un verso irriverente ad una tovaglia a fiori".






Regole del XSMAS PROJECT
1) Il Natale su questo blog ha inizio oggi 4 Dicembre 2012 e finirà alle 23.59 del 14 Dicembre 2012
2) Può partecipare solo chi possiede un blog (gli altri ne aprano uno…)
3) Il limite massimo dei commenti per ogni blog é 200; nel caso in cui i commenti superassero di parecchio questo numero, verrà aperto un nuovo blog e vi verrà comunicata la data e il luogo in cui saranno firmati gli autografi.
4) Sarà sufficiente lasciare almeno un commento su uno dei tre blog (Cibo ForMe, Sale QuBi, Il Senso Gusto); potranno essere commentati tutti e tre i blog ma con commenti differenti (seguendo l’ispirazione del momento). Ma per non offendere nessuna di noi tre, non siate avare(i) di commenti e sentitevi libere(i) di gettarci addosso le vostre minchiate.
5) Esponete il banner del contest (qui sopra) nella barra laterale del vostro blog indicando che partecipate al contest dei blog sopra indicati (da citare tutti e tre nell’ordine che preferite). Il banner dovrà essere linkato direttamente a uno dei post dedicati al contest in cui lascerete i vostri commenti.
7) I vincitori saranno resi noti entro il 16 Dicembre 2012, con una comunicazione pubblicata su tutti e tre i blog;
8) La(il) vincitrice(ore) dovrà inviare una email alla titolare del blog su cui avrà lasciato il commento vincente per comunicare l’indirizzo dove poter spedire il premio. Dato che si tratta di cose natalizie, scrivete subito altrimenti vi toccherà attendere Natale del 2013 per poterle utilizzare. Nel caso in cui non dovessimo ricevere alcuna email da parte del vincitore entro 24 ore dalla comunicazione del nome, verrà dichiarato un altro vincitore. In tal caso, il vincitore che verrà escluso non riceverà alcun premio e non potrà avanzare nessuna ulteriore richiesta; (quindi poi non lamentatevi se non riceverete questi meravigliosi gift).
9) I commenti saranno giudicati secondo i seguenti criteri:
    a) L’originalità del commento
    b) La lunghezza del commento
    c) L’amore che nutrite verso la foodblogger in questione
    d) Il numero dei commenti lasciati
    e) Quanto ce fate ridereeee!
10) I giudici che valuteranno i commenti saranno tre: due professioniste dell’ironia (Vale e Sarah) e una (Robi) che ha avuto la forza di volontà di arrivare fino alla fine di questo progetto. A loro insindacabile giudizio, tra i commenti pervenuti sarà scelta(o) la (il) vincitrice (ore).


Il premio sarà composto da articoli di cartoleria a tema natalizio (carta velina stampata, nastro adesivo, carta pacchi, talloncini segna regalo).

8 novembre 2012

Foodfriends

Il primo passo è fondamentale per iniziare a camminare. Il secondo lo è ancora di più perché manifesta l’intenzione di continuare a farlo.
Ho già spiegato qui la scintilla che fece nascere la mia passione per il mondo dei foodblogger e indicai, sempre nel post citato poc’anzi, il primo blog, l’Uno, che ho seguito e ammirato per le foto e lo stile.
Ma dopo quell’uno, arrivò il Due. Il primo e il secondo passo.
Sarà che la prima cosa che mi colpisce di un foodblog sono le foto. E nel Due ci sono, eccome! e sono in assoluto tra le mie preferite. Sarà che nella vita ho bisogno di armonia, e Due ne ha da vendere. Sarà che il bianco è tra i miei colori preferiti, perché è la somma di tutti i colori (per la precisione, di tutte le luci), e Due lo ha eletto come colore principe della sua espressione.
Sarà che non ci si sceglie a caso, e come io scelsi lei più di un anno fa, qualche settimana fa fu lei a scegliere me per propormi un’idea.
Sarà che io sono di Milano, città fumosa e pieno di smog che va sempre di fretta, mentre lei è siciliana, terra del sole e del mare e dei ritmi più rilassati.
Sarà che il suo libro era in cima alla mia lista dei desideri e lei mi ha reso felice regalandomene una copia. Sarà che entrambe siamo ‘scandite’, cioè attente alla pianificazione ma anche poco zuccherose.
Sarà che non ci siamo mai viste e neppure avvicinate, ma sembra da sempre conosciute, che lei ha proposto ed io ho accettato con gioia, di condividere il mio spazio per proporvi un esempio di sodalizio tra foodblogger. La nostra proposta dovrebbe chiamarsi ‘contest’, ma per questa occasione abbiamo deciso di chiamarlo ‘Foodfriends’ e sarà l’occasione per rendere omaggio alle affinità, alle simpatie e alle amicizie nate grazie alla rete. Noi abbiamo già iniziato scambiandoci opinioni, bit&byte e anche pixel (le foto che vedete in questo post sono tutte sue).
Tra l’altro nell’ultima sezione del suo libro, la nostra misteriosa blogger, propone 6 ricette tratte da 6 blog-amici. Se questo non è Foodfriends in che modo possiamo chiamarlo? ;-)
Non mi resta che svelarvi il nome della mia Due, lei, palermitana doc, la ragazza che trascorre più tempo vicina al forno di quanto ne passi io (il che è tutto dire) è….. Silvia di Kitchenqb!
Lo avevate già capito, vero?! Fin dalla prima foto pubblicata in questo post (e la mano di Silvia si nota lontano un miglio...).

L’oggetto, il tema, il fulcro l’anima della proposta è il forno, perché adesso non ci sono più scuse per non accenderlo. I vari Caronte, Scipione e Minosse hanno tolto la loro invadente presenza già da tempo, l’autunno è iniziato e le zucche, le (rare e costosissime) castagne, i cavoli e i cachi iniziano a fare capolino dai blog. Se non tutti siete come me che accendete il forno in pieno agosto (ma rigorosamente con l’aria condizionata) vi servo su un bel piatto d’argento, o meglio, in una bella teglia di alluminio, un valido motivo per non tirarvi indietro.
Siete curiosi di sapere cosa bolle in pent… ehmm…cosa gratina in forno? Questo bel progetto di amicizia.
La nostra proposta non è solo quella di offrirvi l’ennesima opportunità per utilizzare il vostro forno, ma il piacere di proporre una ricetta a 'quattro mani'. 
Quindi, per questa volta, non dovrete inventare nulla ma siete invitate (quasi) a copiare. Copiare?! Qui si può e si deve.
Per partecipare al Foodfriends avrete bisogno di sole due cose: un forno e una(o) foodblogger del cuore. Perché ammettiamolo, c’è sempre qualcosa o qualcuno del ‘cuore’: un film, una canzone, un viaggio, una persona, un oggetto e perché allora non ci dovrebbe essere una(o) foodblogger? :-)
Coraggio, scegliete la vostra metà della blog-mela, accendete il forno e proponeteci la vostra ricetta che sarà (quasi) quella della vostra food-amica(o). Ma dato che a noi blogger di copiare non se ne parla perché il nostro zampino dobbiamo sempre mettercelo, vi chiediamo di modificare la ricetta ma senza stravolgerla (la torta al cioccolato non potrà diventare una crostata ne il pandoro un panettone) perché essa dovrà essere riconducibile a quella originale. Ora basta con le parole e passiamo subito alle regole per partecipare.
Buon Foodfriends a tutti!!

Il logo grafico di Foodfriends è stato disegnato da Laura Sighinolfi

    Regole di FOODFRIENDS 
    1) L’Infornata ha inizio oggi 8 Novembre 2012 e finirà alle 23.59 del 7 Dicembre 2012
    2) Può partecipare solo chi possiede un blog;
    3) Il limite massimo di partecipanti é 200;
    4) Ogni partecipante può inviare al massimo 1 ricetta (dolce o salata) cotta al forno;
   5) La vostra ricetta rivisitata dovrà ispirarsi a una già pubblicata sul blog della(del) vostra(o) blog-amica(o) e dovrà essere indicata nel vostro post;
  6) Scrivere un commento alla fine di questo post, indicando il link alla ricetta che volete proporre;
    7) Esponete i banner del contest (qui sopra) sia nella barra laterale del vostro blog sia nel testo del post della ricetta presentata indicando che partecipate al contest del blog ‘Il senso gusto’;
    8) Entrambi i banner dovranno essere linkati direttamente al post dedicato al contest in questo blog;
    9) Valgono solo ricette non ancora pubblicate sul vostro blog (se avete già pubblicato ricette di qualche foodblogger, queste non potranno partecipare);
  10)I vincitori saranno resi noti entro il 14 Dicembre 2012 la valutazione delle ricette comincerà a partire dalla data di scadenza del contest, con una comunicazione pubblicata su questo blog;
   11) Partecipando a questo contest date automaticamente a “Il senso gusto” il permesso di riprodurre sul blog le immagini delle ricette con le quali parteciperete; tutte le immagini e le ricette vincitrici verranno accompagnate dal nome dell’autore e dall’indirizzo del blog;
12)I vincitori dovranno inviare una email all’indirizzo ilsensogusto@gmail.com per comunicare l’indirizzo dove poter spedire i premi. La spedizione sarà effettuata direttamente dagli sponsor. Nel caso in cui non dovessi ricevere alcuna email da parte dei vincitori entro 3 settimane dalla data di comunicazione dei nomi, i giudici dichiareranno un altro vincitore. In tal caso, il vincitore che verrà escluso non riceverà alcun premio e non potrà avanzare nessuna ulteriore richiesta;
   13) Ogni ricetta dovrà necessariamente essere accompagnata da n.1 o più fotografia/e che la riproduce.
  14) Le ricette saranno giudicate secondo i seguenti criteri:
a)    La combinazione di sapori e il procedimento usato per creare il piatto;
b)    La presentazione: ovvero come proponete la ricetta dal punto di vista della presentazione e dello styling;
c)    La storia che racconterete: ossia il motivo che vi ha spinto a scegliere proprio quella blog-amica(o).
  15) I giudici che valuteranno le ricette sono gli Editor della FOOD EDITORE nonché professionisti del settore editoriale culinario. A loro insindacabile giudizio tra le ricette pervenute, saranno scelte le (i) 3 vincitrici (ori).

Per il 1° classificato:
Al forno. Lasagne, arrosti, torte dolci e salate

Di Silvia Crucitti autrice del blog Kitchenqb: Cento ricette dall’antipasto al dolce, tutte cucinate al forno. Torte salate, cake, stuzzichini, lasagne, arrosti di carne e di pesce, verdure e biscotti sono i protagonisti di questo volume illustrato dalle luminose foto della blogger palermitana Silvia Crucitti. I piatti, proposti e sperimentati dall’autrice, sono arricchiti da consigli, aneddoti e curiosità. Le ricette sono suddivise in occasioni di consumo: “tuttigiorni”, per quando il tempo è poco ma non manca l’appetito; “colazione & merenda”, per un dolce risveglio o una pausa golosa; “il pranzo della domenica e delle feste”, per sfornare lasagne, arrosti e torte irresistibili; “fingerfood”, per creare stuzzichini caldi e fragranti perfetti per l’aperitivo. Food Editore  - 192 pg




 Il 2° classificato:
Un paniere di prodotti “Esperienze Sensoriali”: Eccellenza gastronomica on line




Direttamente da “Esperienze Sensoriali” e-commerce enogastronomico di qualità, il secondo classificato verrà premiato con un paniere contenente i seguenti prodotti:
      Ditali di Farro - Principato di Lucedio (500 gr): La pasta di Farro di Principato di Lucedio conserva tutto il sapore ed il profumo di questo antichissimo cereale noto per le sue qualità nutrizionali caratterizzate da vitamine e sali minerali.
       Pomodori Piccanti – Petrilli (700 gr): Con una produzione di qualità,  la famiglia Petrilli coltiva e trasforma il Sammarzano, il Torremaggiorese e i Prunilli con i metodi tradizionali e rigorosamente biologici. I pomodori piccanti sono ottenuti unendo due terzi di pomodoro tondo Torremaggiorese, un terzo di pomodorini Prunilli scottati insieme alcuni minuti con qualche peperoncino piccante appena raccolto
      Fagioli Neri - Ferri dal 1905 (400 gr): Tipica del sud America è una rara varietà di fagioli dalla buccia nera e di taglia medio piccola, introdotti nel nostro paese solo da qualche anno. Per il loro sapore dolce e intenso, che ricorda la nocciola, sono particolarmente adatti per minestre e zuppe, piatti di carne, salse piccanti, e piatti etnici, come la feijoada brasiliana. 
     Olio di Olivastra Seggianese - Frantoio Franci (50cl): Olio fruttato e leggero. Ottenuto da una sola varietà di oliva. Prodotto da oliveti secolari di Olivastra Seggianese, pianta tipica del Monte Amiata molto resistente al freddo. All'aspetto è giallo oro, limpido con una fluidità media. Il profumo è netto di oliva, fresco e delicato caratteristico dell'Olivastra con pungenti note vegetali.


Il 3°classificato:
Un tegamino in ceramica decorato a mano


Il meglio della Sicilia selezionato sul territorio e proposto da Angela Comandé nella bellissima città di Torino,  in uno spazio accogliente e raffinato: da “Zabbara” si trovano tutte le eccellenze siciliane, note e meno note, provenienti da una terra ricchissima di profumi e sapori. Una di queste è la firma delle caratteristiche ceramiche artistiche “La fabbrica della Ceramica - Direzione artistica Susanna de Simone”.
Tegamino di ceramica , decorato a mano.  (diametro 14cm)



Di seguito le vostre proposte:



FUORI CONCORSO (per coloro che proprio non riescono a scegliere solo una Foodfriends)


*** Le vincitrici le trovate QUI***

22 ottobre 2012

Avanzi

Alla mia tavola e nel mio blog in questo periodo solo avanzi. Che poi diciamoci la verità non sono poi così male.
Visto che non riesco a cucinare nulla che non sia per pura sopravvivenza e men che meno fotografare, ho pensato bene di cercare in fondo all'archivio per vedere se ci fosse ancora qualcosa, giusto per darvi un cenno della mia presenza (anche se sono certa che anche senza i miei post dormite benissimo la notte :-)).
Ma non potevo esimermi nel rassicurare una cara amica che mi ha chiesto il motivo dell'assenza (grazie Ila) ipotizzando stessi cucinando una lasagna di trucioli e vinavil. Ma non sto facendo il falegname; diciamo che ho sul fuoco un po' di pentole virtuali in cui bollono idee e progetti ma purtroppo ho solo due mani e una manciata di ore da dedicare essendo 'full-time impegnata' in un lavoro dall'altra parte della città e che nulla centra con il food.
Quindi per ora, dovrò accontentarmi di postare un ultimo suggerimento molecolare e visto che sono certa che siete diventate le massime esperte in sferificazione (confessate: in quante di voi ci hanno provato? Se già ne trovassi una sola sarei la donna più felice del mondo) vi propongo un'idea che potrà essere preparata in una decina di minuti. Si tratta di un classicissimo antipasto o piatto unico o fine pasto: il formaggio con il miele.
Ma questa volta si tratta di caviale di miele.

Naturalmente per questa volta nessuna ricetta, sarà sufficiente acquistare il vostro formaggio erborinato preferito e accompagnarlo con le sferette di miele molecolare.

Il procedimento per il caviale lo potete trovare QUI.

Non andatevene perché ritornerò molto presto!! ;-)

30 settembre 2012

Buon(non)compleanno

Il 29 settembre LUI ha compiuto gli anni. 
Il 29 settembre io ho ricevuto un inaspettato regalo di non-compleanno. 
Ma da noi funziona così. Ormai lo sapete qual è la nostra filosofia di vita.
Un regalo che non si scarta ma che si vive, fino all'ultima emozione.
Un regalo che per una foodblogger diventa il Regalo (con la 'r' maiuscola).
Un gesto di complicità, di comprensione e di amore di un uomo che condivide la vita con una foodblogger, io, che ruba ore al sonno e trascorre le ore libere dedicandosi a questa passione che non è solo cucina e fotografia.
Il Regalo che ho ricevuto è stata una cena al ristorante dello Chef Carlo Cracco.
Un ringraziamento particolare ai cari amici E&U che ci hanno permesso di moltiplicare le emozioni e per aver festeggiato con noi questo compleanno e non-compleanno con la loro splendida compagnia e che ci hanno regalato l'opportunità di cenare nel 'cuore' del ristorante, seduti all'unico tavolo con vista cucina e con il piacere di osservare il 'backstage' dello 'spettacolo' che si svolge nella sala adiacente.
Che dire? Emozione pura.
Il ristorante si trova nel cuore di Milano e ti accoglie un'insegna luminosa che richiama immediatamente l'attenzione. L'ambiente è sobrio ed elegante, con grande attenzione verso i dettagli e i cromatismi dai toni caldi. Il personale (neppure a dirlo) è gentilissimo e ci accompagna direttamente in cucina facendoci accomodare in una saletta protetta da una vetrata che permette di curiosare su quanto accade in cucina. 

Non so per quale ragione ma mi immaginavo di trovarmi immersa in un ambiente rumoroso ma evidentemente la mia idea di cucina è alterata dai reality televisivi pieni  degli insulti di Gordon Ramsey. Qui regna quasi il silenzio, tutto il personale lavora con grande impegno come se fossero ingranaggi di una macchina che funziona alla perfezione.
Ci accoglie il Sous-Chef Matteo Baronetto, che lavora con Carlo Cracco da 18 anni, considerato ormai il suo alterego. Persona squisita e con modi informali ci chiede cosa desideriamo mangiare; lo guardo interdetta, con un punto di domanda stampato in faccia. Impossibile rispondere senza avere un menu in mano. Appunto, ma cosa si mangia da Carlo Cracco? "...Fai tu..." sento rispondere dagli altri commensali. Io sono troppo impegnata a scattare fotografie con il telefonino, a sfiorare con le dita il tessuto del tovagliolo su cui è ricamato il suo nome e a cercare di recuperare un po' di lucidità in quello che sembra essere solo un sogno.

Partiamo dopo una decina di minuti con gli Entrée. Una bella scatoletta di verdure essiccate senza un filo di olio e insaporite solo da un po' di sale. Mentre sgranocchiamo le sfoglie di verdure rifletto sul fatto di riuscire a distinguere nettamente i sapori dei singoli vegetali.


Poi si prosegue con mozzarelle in carrozza in formato mignon, ravioli di pesce, pane al nero di seppia, madeleine salate, tartellette con paté e cubotti con formaggio. Non me ne vogliate so che è un pessimo reportage, ma sono talmente tanti gli ingredienti da citare che avrei dovuto registrare le spiegazioni per poter ricordare con precisione tutto quello che abbiamo mangiato. Ma ieri l'emozione era più importante di qualunque informazione. Ieri si mangiava ad occhi chiusi per gustare ogni sfumatura di sapore.


Poi arriva l'insalata russa.
Proprio quella che si mangia a Natale.
Ma qui la trasformazione è gourmet. Cracco la chiude tra due cialde croccanti di zucchero, capperi essiccati e sale. Al primo morso si sente il dolce della cialda, poi arriva quel sapore perfettamente bilanciato e vellutato di insalata russa (senza piselli). Peccato poterne godere per un solo morso.


E dopo meno di un'ora le emozioni arrivano non solo attraverso le papille gustative.
Nella saletta entra lo Chef, Carlo Cracco, sorridente, ci porge la mano per un saluto. E da quel momento sarà lui a spiegare i piatti, servire il vino e l'acqua, sostituire le posate fermandosi a conversare amabilmente tra una portata e l'altra.
Vi confesso che tra le prime domande che gli ho posto è stata se la Mistery Box di Master Chef è preparata in anticipo ;-)
E avanti con i piatti. 


Qui sotto il famoso tuorlo marinato accompagnato da una mousse di pomodoro, pane alla cipolla, una crema di albume cotto con pezzetto di peperone verde, filetti di albume cotto al forno (e il resto proprio non me lo ricordo ma eravamo già avanti con i bicchieri di vino che a due dita alla volta ci hanno portato a fine serata).


La portata successiva è il piatto numero 'zero' di Carlo Cracco, il primo ufficialmente cucinato nel suo ristorante: Musetto di maiale fondente con scampi e pomodori verdi. Proposta insolita nell'accostamento maiale-scampi ma di grande efficacia. Il musetto viene fatto cuocere a bassa temperatura a lungo poi passato nel forno salamandra. Vicino al quadrato di musetto viene adagiato uno scampo e il tutto è accompagnato da una dadolata di pomodoro verde e ricoperto da una chip di polenta. Il sapore è contrastante, il maiale si scioglie in bocca e in quel momento capisci perchè il coltello non compare mai a tavola. Scampo e maiale vanno d'accordo come se non avessero fatto altro nella loro vita e la dadolata conferisce un sapore leggermente aspro al piatto. 
E' palese la motivazione di come un piatto possa sopravvivere negli anni sul menu del ristorante.


Con il piatto qui sotto arriviamo alla prova del Pressure Test (per chi avesse visto Master Chef sa di cosa sto parlando - riesco a far ridere anche Cracco quando battezzo la prova che ci dà da affrontare). Cracco ci sfida ad indovinare gli ingredienti e noi accettiamo la sfida. Davanti al piatto c'è un'esclamazione unanime: 'ceci e scampi!' ma pare un po' banale e a Carlo Cracco non piace 'vincere facile' e ci ricordiamo di essere in un ristorante stellato. Prendiamo i nostri cucchiai e iniziamo la degustazione. Immediatamente scopriamo che quelli che sembravano ceci in realtà sono nocciole lessate, anche se gli scampi restano scampi ma Cracco non si accontenta della risposta. C'è dell'altro che galleggia nella zuppetta, lui dice di sentirne il profumo da almeno un metro di distanza, io non sento il sapore neppure in bocca. Fossimo a Master Chef sarei già a casa.
Ci dà un aiuto: l'ingrediente che galleggia inizia con la lettera 'S'. La nostra amica E. scopre che si tratta di un fiore. Fantastico, un passo avanti verso la soluzione. 
Succhiamo il brodo, mastichiamo fiorellini millimetrici cercando di estrarne l'essenza, ma nulla. Iniziamo con l'elenco botanico, nella speranza di azzeccarci. 
Poi LUI, il festeggiato, che come professione insegna arti marziali, ha un'intuizione: il fiore di SAMBUCO! Bingo. La sfida è vinta. 


Si continua con i piatti e questa volta parliamo di 'avanzi': il 'riciclo' del tuorlo d'uovo marinato. Un riciclo di lusso visto che i tuorli vengono trasformati in saporitissimi tagliolini serviti con tartufo fresco ed essiccato. E qui siamo al tripudio del sapore e del colore.


E qui sotto il piatto vincitore (per noi) della serata: ravioli ripieni di lingua con quadretti di limone e polvere di cumino. Questo è un nuovo piatto di Carlo Cracco, ideato recentemente  ma che io ho già nominato tra i miei preferiti. La cremosità del ripieno che avvolge il palato la punta aspra del limone e il sapore del cumino regalano al piatto un equilibrio perfetto. Peccato non poter chiedere il bis... 


Prosegue la degustazione con questo abbraccio tra salmone crudo e foie gras. Per il mio gusto questo è stato il piatto più 'estremo' in termini di sapore e di consistenze ma ormai il mio palato non faceva altro che godere di  questi sapori così nuovi nel loro abbinamento.


L'ultimo piatto della serata: filetto e coscia di piccione con prezzemolo, coriandolo e lamponi ripieni di polpa di lamponi aromatizzati con sale affumicato. La carne si staccava dalle ossa solo guardandola, il sapore dei lamponi si armonizzava alla perfezione con la carne del piccione (e ammettendo la mia ignoranza ho scoperto solo ieri sera che la carne di piccione è catalogata tra le carni rosse e me lo sono fatta ripetere per sicurezza almeno due volte dallo Chef e ci mancava solo che aggiungessi un 'ma ne sei proprio sicuro?')


E alla fine arrivò anche la torta. Questa commissionata proprio per l'occasione dai nostri amici; una mousse triplo cioccolato da mangiare direttamente dal piatto di portata con il cucchiaio. Ricordo ancora l'espressione di Cracco che dopo aver assistito allo spegnimento della candelina, se ne esce dalla stanza per circa 1 minuto per poi rientrare e ritrovare nel piatto...


...solo i resti. Piaciuta la torta? :-) Qui siamo tutti professionisti della forchetta!!


E sfoglie di frutta seccata in forno (arancio, mango, mela, ananas, kiwi), sottili e trasparenti come veli, dal sapore e dai colori intensi come se fossero frutti freschi.


La piccola pasticceria così chic e decisamente 'finger' che alla faccia dell'etichetta che il posto richiederebbe, ci ha portato a leccarci le dita dopo ogni assaggio.


E come per tutte le cose c'è sempre un epilogo. 
La serata giunge alla fine. E' stata un'esperienza al limite del sogno. Il sogno di accomodarsi in una cucina, nella cucina di un grande Chef e, senza piaggeria, di una persona cordiale, umile e innamorato della sua professione.


Non era il mio compleanno ma è stato sicuramente uno dei miei migliori non-compleanni. Grazie a S. per avermi fatto questo regalo e grazie a E&U per la loro amicizia e il loro supporto in un momento così importante della nostra vita :-)