Ebbene sì, me lo dico da sola: 'Roberta, stai diventando noiosamente monocromatica con gli sfondi'. E prima nero, poi bianco, poi ancora nero e il prossimo temo che sarà bianco (e anche un po' nero). Ma che ci posso fare se proprio non ce la faccio ad immaginare una tazza sullo sfondo, un tovagliolo ripiegato sotto al piatto, una padella unta o una posata vintage? Da quel giorno in cui decisi quale sarebbe stata la mia strada, perseguo con questa idea del 'solo-cibo' nell'immagine. Ma avete provato a fare qualcosa che non fosse nelle vostre corde? A comprare un vestito per poi pentirvi subito dopo essere usciti dal negozio perché voilosapevate che il consiglio della commessa era magari sincero, che quell'abito vi sta bene addosso, sul corpo, ma non nel cervello. E non c'è sarta che tenga che possa aggiustarvelo, stringendo o allargando un po' qui e là. La vostra strada è già segnata ma la fregatura è riuscire ad imbroccarla senza perdersi nel bosco. Perché la vera verità, che è nata oggi tra le idee che là dentro stanno strette strette, è che il problema non è lavorare duramente ma capire veramente il lavoro che ci piace fare.
Chi ha la fortuna di capirlo, gode di tutta la mia stima.
Torniamo a questo 2014 che si rivela in salita, in discesa e poi torna in salita. Se non fosse che questi sali e scendi si riferiscono al mio umore, potrebbe essere perfino divertente. Tuttavia cerco di applicare gli anni di yoga, le discipline orientali, la meditazione e i miei trascorsi new age, per cercare di restare con i nervi saldi e di pensare positivo perché almeno la capacità di generare i pensieri come ci piacciono è ancora una delle poche libertà che abbiamo ed è anche esente da tasse; quindi tanto vale pensare che andrà nel migliore dei modi e se così non sarà, ci penserò al momento opportuno.
Ripartiamo da almeno una cosa certa: il progetto Look&Taste di Riso Scotti che mi vedrà nel gruppo anche per quest'anno. A dir la verità questa era una proposta per il 2013 e visto che l'avevo pensata per un picnic, che per il mese di gennaio mi sembra caschi alla perfezione, faccio la furba e dichiaro che mi muovo con anticipo di almeno 6 mesi pubblicando il mio primo esperimento di panificazione (chiedo umilmente perdono a coloro che panificano seriamente e con professionalità, io ho solo scherzato...).
Pane e frittata: tra gli abbinamenti più classici per un panino. Ma questa proposta è per un insolito pic-nic al chiaro di luna, dove il pane si confonde con il colore della notte e la luna e le stelle sono luminose quanto il sole che splende in una giornata d’estate. Un morso ed è subito atmosfera.
Pane al nero di seppia e frittatine di farina di ceci e zucca con birra di riso
Per il pane:
125 gr di farina 00
125 gr di farina manitoba
110 gr di latte intero tiepido
50 gr di burro
1 cucchiaino di lievito in polvere per preparazioni salate
1 cucchiaino di sale e 1 cucchiaio di zucchero
8 gr di nero di seppia
olio extravergine d’oliva
semi di sesamo nero
Sciogliere il lievito nel latte tiepido. Mettere in una ciotola le due farine, aggiungere lo zucchero e il sale e miscelare. Versare il lievito sciolto nel latte e cominciate ad amalgamare. Aggiungete il nero di seppia e il burro morbido. Lavorare l’impasto per circa 5-10 minuti, fino a quando sarà lucido ed elastico. Una volta pronto, passare l’impasto in un cucchiaio di olio d’oliva e lasciarlo lievitare a temperatura ambiente fino al raddoppio. Formare successivamente un filoncino, dividerlo in parti uguali del peso di circa 6-8 pezzi. Formare dei panini ben tondi e appoggiarli su una placca foderata con carta da forno. Lasciarli lievitare al caldo fino al raddoppio di volume. Spennellarli con qualche goccia di latte e cospargerli con i semi di sesamo nero. Infornarli in forno statico già caldo a 180°C per circa 15 minuti. Sfornarli e lasciarli raffreddare.
Per le frittatine:
150 gr di farina di ceci
acqua
birra di riso Riso Scotti
un quarto di zucca gialla
sale e pepe bianco
curcuma
olio extravergine di oliva
In una ciotola mettere la farina di ceci, il sale, il pepe bianco e un pizzico di curcuma. Aggiungere in pari quantità acqua e birra di riso (si dovrà ottenere una pastella non troppo densa) mescolando con una frusta e facendo attenzione a non formare grumi. Lasciare riposare per circa un’ora in frigorifero. In una pentola antiaderente, stufare la zucca senza buccia tagliata a pezzetti con un cucchiaio di olio, mezzo bicchiere di acqua e un pizzico di sale. Coprire con un coperchio e far cuocere la zucca fino a quando non sarà morbida. Una volta cotta, schiacciare con una forchetta e lasciare raffreddare. Aggiungere la zucca alla pastella, mescolare bene. Ungere un padellino antiaderente con un po’ di olio, versare un mestolo di pastella e fare una frittatina. Farcire i panini con le fruttatine.
A piacere si potranno aggiungere salse, insalate di stagione, noci, mandorle a scaglie e quanto più sarà di nostro gradimento.