26 agosto 2013

La mia prima Mela: con il naso all'insù



"Quanto a New York, è un mondo a parte. Nessun altro paese ha una città che le stia alla pari" (Pearl S. Buck)

Quando arriva il momento di andarsene da New York, è meglio non voltarsi indietro perché si potrebbe scoprire che qualcosa di te resterà per sempre in quella città. New York è la Babele del nostro tempo. Il luogo dove la multiculturalità è espressa in ogni atomo che la compone.
A New York hai l'impressione di non essere nessuno ma di essere parte del tutto. La tua nazionalità, la tua storia, il tuo passato non ti identificano, perché è solo quello che sei e che fai che ti permette di emergere dalla massa di persone che la abitano. Sono quasi certa che sia davvero la città delle opportunità. Per distinguere la propria individualità a New York, l'aspetto esteriore è assolutamente insufficiente. Ogni abitante ha almeno un particolare nel proprio look che lo farebbe essere originale in Italia ma non qui dove la diversità diventa la normalità. Nelle strade scorre la fantasia, la libertà di esprimersi attraverso i colori, i vestiti, gli accessori, le acconciature, gli oggetti, gli atteggiamenti ma senza la forzatura dell'ostentazione; sembra che ogni newyorchese, nella sua disinvoltura e libertà di esprimersi, riesca a concretizzare l'idea che ha di sé indipendente dalla moda che lo circonda.


E' un paradosso ma New York è una città a misura d'uomo. Le aree verdi, primo su tutti Central Park, sono disseminate per tutta la città. Sedie, tavolini e numerose panchine restano a disposizione di chi ne vuole usufruire, praticamente delle sedute 'senza obbligo di consumazione' in centro alla città; il wifi gratuito è ad ogni angolo di strada e perfino nei parchi e pertanto non c'è da stupirsi nel vedere persone che lavorano sedute sotto un albero.


Per vivere New York bisogna percorrerla a piedi e in metropolitana perché ad ogni fermata sale un mondo. I distretti a Manhattan sono ben identificati e caratterizzati fondamentalmente da due cose: l'architettura e i negozi. Così, per esempio, nel Financial District troviamo la più alta concentrazione di edifici destinati agli affari, mentre le residenze di lusso sono distribuite lungo i lati di Central Park, nell'Upper West e East Side. Soho, Green Village e Chelsea sono i distretti dove troviamo negozi di design, boutique di lusso, case in brownstone e le famose gallerie d'arte; Midtown invece è la New York che tutti abbiamo visto almeno una volta nei film, le vie dove si aggirano e si ammassano i turisti alla ricerca dei famosi grattacieli e delle attrazioni indicate in ogni guida. Personalmente non ho molto amato le vie dell'alta moda (Fifth Avenue, Madison Avenue, Sixth Avenue), e ho evitato, dopo averle viste almeno una volta, le aree nei pressi di Times Square e Brodway, dove la concentrazione delle persone è così elevata come in nessuna altra parte della città.



Fermandomi in città due settimane, ho avuto il tempo a disposizione per visitare anche distretti non propriamente turistici come Alphabet City, il Lower East Side e l'East Village la zona più alternativa e rivoluzionaria dell'intera città. Qui si trovano gli studi di tatoo, locali e negozi un po' più insoliti rispetto al resto della città.
La fortuna di soggiornare proprio nel cuore di Harlem mi ha dato l'opportunità di sfatare alcuni preconcetti sul quartiere, animato da negozi, ristoranti e soprattutto dalla comunità afroamericana che lo abita e che ha indubbiamente uno spiccato senso del ritmo della musica nei propri geni.


Lo confesso, più di una volta mi sono trovata ad invidiare gli abitanti. Sono consapevole  del fatto che un soggiorno da turista non sia minimamente sufficiente per farsi un'idea di come si viva effettivamente in città, ma quando ti trovi a camminare su una struttura come l'High Line (un ex tratto ferroviario nel Meatpacking District) recuperato grazie alla volontà degli abitanti del quartiere e trasformato in una passeggiata sopraelevata arricchita con piante e fiori, beh, è difficile non fare un confronto con la città più metropolitana d'Italia, Milano, dove vivo. 
La forza di New York è proprio questa: massimizzare gli spazi e trarne delle opportunità; c'è un luogo per il grattacielo ma anche un tempo per il relax e ai newyorchesi piace farlo usando i molteplici spazi che la città gli offre.


In due settimane si può a visitare e scoprire la città sotto diverse angolazioni: camminare per la maggior parte del tempo con il naso all'insù, scendere nei tunnel della metropolitana per spostarsi velocemente da un punto all'altro della città, navigare lungo l'Hudson e l'East River al tramonto per cogliere il profilo di downtown dall'acqua e salire in cima ai due grattacieli simbolo della città, l'Empire State Building e il Rockefeller Building, quando il cielo è già buio per godere della città illuminata e del rumore del vento. 



New York è una città da sperimentare, una città in 4D in continuo mutamento il cui vero valore sta nell'espressione di insieme di tante culture. New York è ricca di talento che in questo luogo ha la possibilità di manifestarsi. Esposizioni temporanee e permanenti, musei di altissimo rilievo con opere d'arte dal valore inestimabile. Una scuola di arti performative tra le più famose (la rinomata Juilliard School), una scuola di fotografia e le università. Perfino spiagge raggiungibili in meno di mezz'ora di metropolitana.



Ma non vorrei scrivere altre parole perché spero che le immagini possano raccontarvi le emozioni che ho provato nell'esserne parte.
Nelle prossime settimane pubblicherò altri tre post che racconteranno di New York e che riguarderanno gli aspetti che più mi hanno colpita. Se avrete piacere di leggermi vi aspetto e nel caso in cui qualcuno di voi fosse in partenza per questa meravigliosa città, mi scriva una email e sarò lieta di fornire tutte le informazioni di cui avrà bisogno.
E per questa volta di cibo non parlo! :-)

PS: ho volutamente evitato di pubblicare immagini con panorami, statua della Libertà e skyline della città dal ponte di Brooklyn; per tutto questo c'è il web e fotografi molto più bravi di me.

46 commenti:

  1. Bellissimo Roby! Bellissime foto! A me NY non era piaciuta, ma vista con i tuoi occhi è tutta un'altra mela. L'altra faccia della mela. ;)

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    1. Ciao Sarah, ti confesso che per i primi tre giorni non riuscivo a capire se mi piacesse oppure no...poi per fortuna mi sono fermata due settimane! :-)

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  2. Aspettavo con ansia questo post e ovviamente passerò di qua per vedermi le altre "puntate" ;)
    Sono stata a NY anni fa e la voglia di tornarci è tanta...la fantasia nel vestire con disinvoltura nei modi più disparati ha colpito anche me, idee ovunque, stimoli...insomma un MONDO.
    L'ultima foto è veramente uno spettacolo!!!!!!!!!!!! ^_^
    Bacione

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    1. ma dai?! Ma non avevo capito che da New York ci era già passata...comunque hai perfettamente ragione: ho ricevuto talmente tanti stimoli che ancora adesso ne pago le conseguenze quando dormo... :-)
      Bacioni e a prestissimo

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  3. che foto splendide. bellissime. Hai fatto bene a fotografare qualcosa che non sia la classica statua della libertà, in ogni cosa ad ogni tuo scatto, NY si riconosce subito. bellissimo lavoro. ps: quest'anno tantissime persone che conosco sono andate a NY, sarà stato pieno di turismo italiano:-)

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    1. Ciao Monique, confesso che una ventina di foto alla statua e al famose ponte le ho anche io nella scheda, ma ho preferito non pubblicare proprio per non annoiare.
      Confesso la massa di turisti a NY però per una volta, gli italiani neppure si notavano...
      :-)

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  4. adoro i reportage di viaggio, ma la cosa che adoro di più è venere come le persone raccontano le loro esperienze: c'è chi resta distaccato, chi invece personalizza maggiormente il proprio viaggio. c'è chi fotografa panorami, chi dettagli, chi persone. penso che sia questa la cosa bella che facciamo noi foodblogger: esserci ed essere dietro la fotocamera e con le nostre parole. ecco, ho voglia di tornare! un bacino, sere

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    1. Brava Sere, anche questa volta ci hai preso. Come scrive Cinzia più sotto, le rette e gli angoli che formano le architetture fanno parte dei miei geni e non sono riuscita a resistere. però ho fotografato anche delle persone ma pare che i newyorchesi avessero un sesto senso perché tutte le volte puntavo l'obiettivo, si giravano a guardarmi... mah?!
      bacetto

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  5. Niente arricchisce come viaggiare. Ma anche i racconti di viaggio, soprattutto se corredati da foto splendide, danno la possibilità di aprire piccole finestre su posti incantevoli. Sono stata a NY tanti anni fa e mi hai fatto venire una gran voglia di tornarci. Aspetto trepidante il sequel... bacio

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    1. Aaaaahhhhh!! Ma allora vedi che sono strani-ritardo con il viaggio a New York? A pensarci bene la maggior parte delle persone che conosco ci erano già state, ma meglio tardi che mai :-)
      Scommetto che se ci tornassi tra un mese la troverei già cambiata. Un abbraccio

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  6. Sottoscrivo tutto quello che hai detto :) New York è una città magica che mi ha dato tanto e secondo me ciascuno riesce a trovare quello che cerca, che sia la tranquillità di Central Park o la vita notturna dei locali di Manhattan. Che dire, non vedo l'ora di tornarci e di leggere i prossimi post sul tema!
    Bellissime le foto, ora me le riguardo meglio :)
    Buona settimana

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    1. Brava!! Hai perfettamente ragione! A New York trovi davvero tutto quello che cerchi, perfino la tranquillità. E' la stessa impressione che ho avuto anche io.
      Ti aspetto per la seconda parte :-)
      un abbraccio

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  7. Ciao Robi.
    La prima canzone che mi viene in mente appena rientrato da NY e' "UNA LUNGA STORIA D'AMORE" ed in particolare la frase "io ti conosco da sempre e ti amo da mai".
    NY e' cosi', almeno per me, un'amica di un week end con la quale passeggiare piacevolmente e scoprire cose nuove, stravaganti e simpatiche ma dopo 3 giorni e' bello tornare a starne lontani e decongestionarsi da quel vivere troppo veloce, troppo rapido che purtroppo ormai e' comune a tante, troppe citta'.
    NY, citta' dei mille colori, luci, culture che ha attirato ed ancora attira tante persone, forse un po' illuse di poter vivere ancora oggi il sogno Americano che a mio modesto parere, non esiste piu'.

    Ciao Robi ;-)

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    1. Toh, ma che sorpresa!! :-) Peccato non essere riusciti a trovarci a NY ma mi sa che per vederci dovremo sincronizzare gli orologi su qualche altro fuso orario vista la tua propensione ad essere sempre in giro per il mondo! Mi piace l'idea che hai di NY anche se ti confesso che se avessi passeggiato con lei solo per 3 giorni, l'avrei trovata 'antipatica'...
      un abbraccio

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  8. Tra un po' mi scende una lacrima. Appassionata degli States sin da piccola, non ho mai potuto andare ancora in nessuno stato, e anche se New York non sarebbe forse il primo che sceglierei, beh, è New York. New York mi sa tanto della città dei sogni, un po' magica, dove tutto si avvera. Ommioddio, ci credi che mi è capitata come sottofondo ora "The city of blinding lights" in radio? :O
    Vedi che c'è della magia!
    Torno sicuramente per le prossime puntate, eccome se torno.

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    1. Prima volta negli States anche per me. A differenza tua non ne ho mai fatto una malattia e ho sempre preferito altre mete per i viaggi. Tuttavia, chi ha viaggiato negli USA mi ha detto che NY è tutto tranne che Stati Uniti nel senso che è una città anomala, forse potrebbe essere la capitale del mondo visto le culture che raccoglie tra le sue strade.
      In ogni caso è un viaggio che merita e sono stata davvero contenta di averle dedicato così tanto tempo. Grazie per essere passata e aver lasciato il tuo pensiero.

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  9. Robi, un po' mi conosci: campagnola e solitaria dentro, fuori e tutto intorno. Ma New York e' l'unica metropoli nella quale potrei vivere e sentirmi assolutamente a mio agio. Non sapevo perche', fino ad oggi. Grazie per avermi aiutato a capirlo!

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    1. Robi cara, nessuno è più orso di me ;-) Ma per una strana ragione negli ultimi anni mi sono trovata a fare dei viaggi 'yin-yang' (o luoghi affollati o il deserto).
      Una cosa è certa: la tua splendida e nuova dimora sarebbe stata una culla per riprendermi.
      Un abbraccio
      PS: tu che sei cittadina del mondo sapresti, alla fine, vivere bene ovunque.

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  10. Magnifico, Roby.. vederla attraverso i tuoi occhi, così pieni gi geometrie e di linee come lo sono i miei, mi fa "credere" di esserci stata anch'io, proprio lì vicino a te mentre facevi queste fotografie. Sono stupende, e mi colpiscono proprio perché colgono quei contrasti che vedo anch'io (epperò non so se sarei stata così brava a fotografarli). Tu l'hai saputo fare, con grandissimo stile. BRAVA.
    Un abbraccio, a presto!

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    1. ahahahah!! Verissimo Cinzia. Riesci sempre a cogliere quello che mi porta a fare il subconscio: geometrie e linee. Ma siamo fatte così: con il goniometro nel cervello ;-)
      Grazie per i complimenti.

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  11. trovo questo tuo post meraviglioso. Mi piace come hai "sentito" il tuo viaggio a NY, adoro i tuoi scatti non banali.
    Bravissima Roby.
    Aspetto la seconda parte.
    baci baci
    b

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    1. Grazie Babs.
      Sai qual è stata una delle cose più belle delle vacanza? Quella di non avere mai accesso un fornello! Si può scrivere questa cosa su un foodblog? ;-)
      Bacioni

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  12. Fatalitá oggi ho cercato un volo per NY per dicembre, il tuo reportage a puntate cade a fagiolo. Stupendo post!

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    1. Ciao Mari, e allora resto a disposizione se avrai bisogno di maggiori dettagli!
      Un abbraccio e a presto (molto presto...)

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  13. "fotografi molto più bravi di te"?? e dove sarebbero, sentiamo? scatti assolutamente fantastici, mai visto "cartoline" più belle!!!
    personalmente non amo tantissimo NY, la trovo una città molto difficile, a volte addirittura ostile... però le tue foto e le tue parole me la fanno scoprire da un altro punto di vista che mi piace molto.
    grazie, aspetto il seguito e ti mando un bacione!

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    1. Cri, tu sei davvero troppo buona!
      Sul fatto che sia una città 'difficile' hai perfettamente ragione, penso che sia prima da decifrare. Però una volta che le prendi le misure, diventa tutto più semplice anche se a volte mi sono sentita come se fossi in un frullatore.
      Un bacione anche a te.

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  14. New York è unica davvero e mi piace molto la tua espressione ...di essere nessuno e parte di tutto! penso che condensi molto la sensaizone reale che si ha trovandosi qui!

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    1. Vero Lucy. Lì non sei davvero nessuno perché sono tutti talmente diversi che alla fine la diversità neppure ti contraddistingue. Chissà come si sentono i newyorchesi...

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  15. Foto bellissime, d'altronde si vede che hai percepito la vera essenza di new york...complimenti! :-)

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    1. Grazie Chiara, fotografare NY è stato difficile, non so perché ma non riuscivo a prenderle le misure...

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  16. Ciao Roberta, non sono ancora stata a New York , è il mio sogno.
    Il tuo post è magnifico, aspetto i prossimi!
    Baci,
    Cri

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  17. Che nostalgia!!!
    New York mi ha conquistata a poco a poco: inizialmente mi ha stordita, tanto che al primo impatto non mi era piaciuta affatto (ma ho la giustifica: venivo dalla California con i suoi spazi sconfinati e trovavo piuttosto opprimenti i grattacieli) ma dopo... dopo ti entra nel sangue e non ti lascia più.
    Uno splendido reportage di una ancor più splendida vacanza!
    A presto

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    1. giaaaaaaaaa!!! Veroooooo!! Hai ragione Mapi. Passare dagli spazi della California e le vie (seppur larghe) strette da grattacieli di NY deve essere stata una specie di sensazione claustrofobica. Poi però si cede al suo fascino e...lei ti conquista.
      A prestissimo

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  18. Ci sono stata, ahimè, solo tre giorni, ma i più belli della mia vita, l'ho amata alla follia e ci tornerei... ieri! ;)

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    1. Se ci fossi rimasta per soli tre giorni, sarei venuta via delusa. Ma prima della partenza in tanti mi avevano avvertita che di NY ci si può innamorare in meno di un'ora quindi ho voluto prendere il mio tempo e ho capito solo più tardi la sua bellezza. Tu sei stata più veloce di me ad intuirlo! :-)

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  19. Che meraviglia Roberta! Aspetto con impazienza le "prossime puntate" su NY e spero di poterci andare presto anche io :)

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    1. Hai presente Tokyo? NY è all'ennesima potenza... (so che mi capirai) :-)
      bacioni

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  20. Robiiii!! Bentornata te l'ho già detto ma te lo ridico :D
    Posso solo guardare con le lacrime agli occhi e tanta invidia? Sì perché ho adorato il tuo post, vorrei tanto vedere New York e poi le foto non convenzionali che hai scattato sono fantastiche :)
    Un bacino e attendo con ansia gli altri post :*

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    1. Grazie Eliiii!!
      Fai crescere ancora qualche anno il tuo piccoletto e vedrai che sarà un sogno per tutti e tre.
      NY, secondo me, è da visitare almeno una volta.
      bacioniii

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  21. Orcaccia, manca poco me lo perdevo! Lo hai già pubblicato da 2 giorni e non me ne ero accorta. Non vedevo l'ora di vedere cosa avresti prodotto e mi sono emozionata. Io dico sempre che alla bellezza non ci si abitua mai. In questo caso posso dire che non si smette di innamorarsi di una città "densa" come lei. Le tue foto sono dichiarazioni d'amore, lo vedo, sono palpabili, perché esce una forza vibrante che rende vivi elementi spesso così freddi e distanti come i grattacieli. Si sente il tuo turbamento, la tua sorpresa, la tua "fame" di emozione. E' un post bellissimo Roby, mi mette una nostalgia funesta, dolorosa. Spero che i prossimi arrivino presto, almeno spargerò due lacrime va! Bentornata carissima. Pat

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    1. Va che un po' è anche merito tuo del successo di questo viaggio :-)
      Appena ci sentiamo ti stordisco un po' con i racconti.
      bacioni tesora

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  22. Faccio un viaggio a ritroso perché sono partita dal secondo post e son tornata indietro e... Posso confessartelo? Questo mi piace più del secondo. Ti spiego: NY è una città per la quale ancora non mi sento pronta, non so perché, saranno le foto della skyline che me la fanno vedere così immensa, troppo grande per essere vissuta e amata. E invece arrivi tu, con queste foto e il tuo racconto e tutto sembra essere anche alla mia portata. Magica Roby, ti riabbraccerò presto e con piacere :)

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    1. Ciao Mari, io che sono orso e che amo i deserti, ho apprezzato NY a partire dal 3 giorno. Non è stato amore a prima vista, ma vivendola un po' di più ho avuto il piacere di apprezzarne i tanti aspetti positivi. E poi quando i grattacieli incombono, è facilissima la fuga verso spazi più aperti.
      A prestissimo, non vedo l'ora.

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