15 aprile 2012

Crema al peperonciono e due talenti

 
(NB: in fondo a questo post ci sono dei premi ma non si tratta di un contest; se avrete un pò di pazienza nel leggere tutto il testo potrete capirci meglio).

Come qualcuno avrà già letto nella sezione del 'Chi sono' di questo blog, sono laureata in architettura con specializzazione in 'Recupero e restauro del patrimonio storico, architettonico e artistico'. Nel corso degli studi ho sostenuto l'esame in Storia dell'Arte e vi confesso che il mio sogno alla fine della 3° media sarebbe stato quello di andare a Firenze per frequentare la scuola di restauro di dipinti. Lo confesso: dal punto di vista architettonico e artistico il mio interesse è sempre stato per il Rinascimento, il periodo storico, a mio avviso, più luminoso per l'Italia; un secolo di gradissimi capolavori e di artisti che tutto il mondo ci invidia,  caratterizzato dalla bellezza e dall'armonia che ha gettato le basi per l'Umanesimo. In tutti questo via vai di artisti in giro per l'Italia, la città simbolo è stata indubbiamente Firenze, governata da quel po po di famiglia che erano i Medici, che godono tutt'oggi di una straordinaria fama per aver promosso in misura fuori del comune e per diverse generazioni la vita artistica, culturale, spirituale e scientifica del loro tempo.
Sicuramente vi starete chiedendo che cosa c'entrano i Medici con una salsa al peperoncino... Abbiate ancora qualche minuto di pazienza e ci arrivo... :-)
La famiglia Medici (come i Gonzaga a Mantova,  gli Este a Ferrara, gli Sforza a Milano e la corte papale a Roma) oltre ad essere i governanti del territorio, ricoprivano anche il ruolo fondamentale di mecenati. Questi signori facevano a gara per chiamare alla propria corte i più bravi e famosi architetti, scultori, pittori, letterati, musicisti allo scopo di farsi progettare chiese, palazzi, tombe, ritratti, affreschi, poemi e musiche. Diciamo che si contendevano i numeri 1 dell'arte a suon di fiorini, ducati e zecchini per avere il palazzo più bello o il ritratto di famiglia meglio dipinto o la chiesa più solenne. Affamavano il popolo ma in cambio ci stavano lasciando una splendida eredità.
Purtroppo la figura del mecenate nel nostro secolo è praticamente sparita. Provate a pensare a come oggi si raggiunge il successo. La TV propone talent show che sfornano pseudo-talenti che spariscono dopo una sola stagione; la maggior parte delle volte è il marketing delle Major del settore (cinema, musica, danza, spettacolo, arte, cucina (oggi così fashion, ve ne siete accorti?!)) che decidono a tavolino i 'prodotti-persone' da far emergere anche se spesso privi di capacità nel campo in cui dovrebbero eccellere. D'altra parte se la Parodi è finita su una nave da crociera insieme a Cracco per preparare il menù dell'ultimo dell'anno nel 2011 qualcosa di anomalo ci dovrà pur essere in questo mondo. 
Così se il Rinascimento era rappresentato dalla bellezza e dalla perfezione (alzi la mano chi non rimane a bocca aperta davanti a capolavori come il David di Michelangelo o la cupola del Brunelleschi giusto per citarne due a caso), il XX secolo e anche il XXI sono gli anni della mediocrità e della povertà dell'anima. Provate a visitare un centro storico di qualunque città d'Italia e poi la sua periferia; un cascinale antico e un palazzo costruito negli anni Settanta e ditemi quale dei due preferite. In Italia poi, rispetto al resto del mondo, le arti hanno perso molto più velocemente la loro dignità per abbracciare la cultura dell'oggi-ci-sei-domani-chissà'.
Sì, dai, però... ma che c'entra il peperoncino con questa filippica sull'arte?
Nei momenti di riflessione (in metropolitana) ho ripetuto più volte a me stessa che se avessi soldi da investire mi piacerebbe fare la mecenate: vorrei girare l'Italia alla ricerca di talenti.
Talenti non sono nell'arte, ma nella scienza, nella cultura, nella salute e nella tecnologia.  Trovare un talento, riconoscerlo, ascoltarne le idee, osservare quello che ha da mostrarmi e aiutarlo ad emergere scansando le logiche delle multinazionali che devono fare profitto in brevissimo tempo e che tritano e livellano tutto quello che passa dalle loro mani. 
Penso che l'Italia sia piena di questi talenti, spesso costretti a lasciare il Paese o ad abbandonare le proprie idee perchè poco supportati o ingabbiati dalla burocrazia.

Ma veniamo al peperonciono.

Qualche mese fa ero ad una cena organizzata da amici e sul tavolo trovai tre vasetti di creme sott'olio. Una di queste era proprio la crema al peperoncino.
Rimasi folgorata dalla bontà del prodotto, dalla qualità dell'olio extravergine e dall'equilibrio di sapori. Volli conoscere la provenienza di quei vasetti ed avere il nominativo della persona che li produceva.
Mi misi subito in contatto con Daniela, una delle due fondatrici di Girodolio che nasce con lo scopo di far conoscere i prodotti e le ricette originali del territorio (la Puglia). Daniela & Giusy si occupano personalmente di selezionare gli ingredienti (carciofi, melanzane, lampascioni, olive e altri tipi di verdura) che verranno successivamente lavorati e invasati seguendo le antiche ricette locali e anneggati in olio rigorosamente extravergine di oliva proveniente dalla coltivazione 100% biologica di Daniela. L'elenco della loro produzione è assai ampio e comprende alcuni tipi di salse (al peperoncino, ai carciofi, alle verdure e tonno; patè di olive verdi e nere), i classici sott'olii (carciofi, lampascioni, asparagi, pomodori secchi), sott'olii lavorati (involtini di melanzane, di zucchine, peperoni ripieni con tonno e capperi), oltre alla salsa di pomodoro, e all'olio extravergine Biolidoro che Daniela produce nella sua azienda agricola "Mortellito"
Qualche mese fa conobbi personalmente Daniela, una donna squisita, solare e allegra che mi raccontò del suo progetto. Mi colpì a tal punto che decisi di acquistare tutti i prodotti della linea per assaggiarli e per regalarli ad amici e parenti (ancora oggi mi presento alle cene a cui sono invitata non con vini o dolci ma con 2-3 vasi di sott'olii). 
Ritornando all'idea originale della 'mecenate', non avendo capitali da investire,  mi sono chiesta come potessi aiutare Daniela e far conoscere in modo più diffuso i suoi prodotti (lei è già bravissima e gira l'Italia partecipando ad eventi locali) e così mi sono ripromessa di scrivere un post al più presto. Ed eccomi qui con il mio entusiasmo, che altro non è che il desiderio di condividere con voi qualcosa che ho scoperto. Credo che si possa trovare una via di uscita dalla crisi garantendo l'affermazione e la divulgazione delle idee, cercando la condivisione e la solidarietà tra le persone che si impegnano con serietà in qualcosa in cui credono perchè l'unione di molte idee fa davvero la forza!

Quanto vi propongo non è un contest, una gara o un concorso ad estrazione; non vi chiedo di mandare ricette o fotografie. A coloro che vorranno partecipare a questa mia idea di 'diffusione e promozione' chiedo di segnalarmi un Talento, perchè spero che anche voi abbiate dei talenti da far conoscere!
Ma veniamo alle regole (perchè dove ci sono dei premi, ci devono essere anche delle regole).
Avete tempo fino al 15 Giugno 2012 per fare la seguente cosa:

"Indicarmi il vostro talento"!

Chi potranno essere i candidati? Inizio con il dire chi NON potranno esserlo: produttori su larga scala, persone che hanno già un attività ben avviata e riconosciuta dal mercato, aziende agricole di grandi dimensione, produttori per la GDO, ecc.
I talenti che vorrete segnalare dovranno fare qualcosa che ha come punto in comune il Cibo; vanno bene produttori di materie prime (cereali, legumi, olio, spezie, ecc.) oppure di lavorati (marmellate, conserve, formaggi, dolci, pane, farine, sott'olii,...) ma anche fabbricanti di oggetti che servono a rendere il cibo più gradevole (laboratori di ceramiche, ricamatrici di tovaglie, scultori di posate, soffiatori di vetro per bottiglie e bicchieri,...).  Quindi il vostro talento potrebbe essere il piccolo laboratorio sottocasa di cake design e pasticceria, oppure la coltivatrice di erba medica, timo e lavanda. Il produttore di formaggi e salumi che ha una piccola cascina o chi cuoce un pane speciale. Oppure il falegname che prepara taglieri di legno. 
L'importante che sia un 'talento-da-scoprire': sarete voi a doverlo promuovere, credere nel suo progetto e nelle sue capacità.
Una volta individuato il talento, vi chiedo di seguire i seguenti passi:
- scaricate il banner che troverete in fondo a questa pagina e copiatelo nel vostro blog (più siamo meglio è); magari passate parola tra i vostri lettori;
- inviatemi solo via email (ilsensogusto@gmail.com) i riferimenti della persona/azienda scelta indicandomi il sito web, l'email e cosa produce e raccontatemi la storia e il progetto del vostro talento e il motivo per cui lo volete segnalare (si potranno candidare un numero massimo di DUE talenti a testa) successivamente pubblicherò io i riferimenti e le storie su questa pagina;
- potranno partecipare le persone che hanno un blog, una pagina Facebook, un sito web, un giornale, la vetrina di un negozio, una TV privata, milleduecento amici a cui inviare una email...qualunque cosa permetta di divulgare l'iniziativa;
-  per agevolare la diffusione e la conoscenza dei prodotti dei vostri talenti, dovrete richiedere alle persone/aziende che intendete segnalare, un piccolo 'sforzo' ossia la possibilità di concedere piccole agevolazioni economiche per un tempo limitato (dal giorno di pubblicazione di questo post fino al 31 luglio 2012) da riservare a coloro che parteciperanno o che leggeranno di questa iniziativa (es: 3x2, spese di spedizione gratuite per il primo acquisto, sconto sul primo acquisto, ecc.) Nel caso in cui il talento non avesse un sito di e-commerce, l'acquisto potrà essere effettuato mandando l'ordine via email o rivolgendosi direttamente a chi l'ha segnalato; ricordatevi di indicarmi nella email l'agevolazione di cui ci omaggerà il vostro talento; l'agevolazione verrà applicata segnalando l'iniziativa 'Talento 2012'.

Tra le segnalazioni che mi invierete verranno individuati i DUE migliori talenti che saranno scelti in base a due parametri: l'originalità del prodotto e la storia del progetto.

Coloro che avranno segnalato i talenti vincenti, riceveranno una confezione regalo con 5 vasi di sott'olii Girodolio e una bottiglia degustazione di olio extravergine di oliva Biolidoro (gentile omaggio di Daniela e Giusy, grazie ragazze!).

I talenti che non vinceranno avranno la possibilità di farsi conoscere attraverso il mio blog e indirettamente attraverso il blog di chi vorrà partecipare, mentre a voi cari blogger resterà il merito e il piacere di averli segnalati e fatti conoscere :-)


Sarà mia premura pubblicare in questa pagina gli aggiornamenti che riceverò in modo da condividere con voi i progetti.
Adesso tocca a voi, so che siete circondati da persone valide e piene di idee e non vedo l'ora di conoscerle! :-)
 

L'elenco dei talenti lo potete trovare cliccando su QUI (o nella menu in alto sotto il nome del blog).

3 aprile 2012

Polvere di cereale

E' arrivata la primavera anche se forse si trattava di un assaggio d'estate con i 27° di sabato pomeriggio; oggi pare autunno e non si capisce più nulla. Questo post era adatto ai giorni scorsi, mentre oggi sarebbe più gradita una zuppa ma visto che già rincorro quotidianamente le metropolitane, i clienti, gli impegni e i contrattempi che si susseguono mi scuserete se proprio non me la sento di rincorrere anche le stagioni. Tuttavia mi consolo sapendo che il tempo può solo migliorare e questo timballino potrà essere rispolverato nei prossimi mesi quando sul mio blog troverete consigli per la polenta e spezzatino (giuro che ci azzeccherò prima o poi) :-)
La vita della blogger che lavora e sta fuori casa 12 ore al giorno è davvero frustrante: tante idee in testa e frazioni di tempo libero per realizzarle. Si rubano ore al fine settimana per cucinare, impiattare e scattare; poi c'è la scelta della foto (due o tre al massimo tra almeno 80 scatti), il testo del post ("cosa racconto questa volta? Non vorrei annoiare con dettagli sulle mia giornate che si sussegono sostanzialmente senza colpi di scena"), e la ricerca di qualcosa di interessante da scrivere; ma a volte accade che non ci sia nulla da spiegare del piatto fotografato (già si capisce da sè non è vero? Il titolo è più che esplicativo) e quindi che altro posso aggiungere oltre agli ingredienti e al procedimento?
E a questi post un pò poveri di contenuti e orfani di aneddoti culinari e nozioni alimentari, rimane 'solo' l'amore per l'estetica e per la forma; così presto ancora più attenzione all'impaginazione, alla qualità delle immagini e alla scelta (purtroppo limitata -sigh!-) dei caratteri tipografici (Steve Jobs docet: che sarebbe stata Apple senza il corso di calligrafia frequentato dal suo fondatore?) e in questo modo un pò di sano orgoglio personale per il lavoro svolto con dovizia anzichè stare relegato all'interno delle mura domestiche, inizia a diffondersi a livello planetario attraverso la rete. Ma del resto in questo lungo periodo, così difficile e bombardato da pessime notizie quotidiane, il cercare rifugio nelle cose belle è un toccasana per lo spirito.
E voi, cari internauti che mi state leggendo in questo momento, in quale porto vi rifugiate per ricaricare le vostre energie e per affrontare con ottimismo la quotidianità?

PS: Pare senza senso un blog di cucina che non riporti neppure una riga di commento sulla ricetta proposta. Non potendo narrare di asparagi DOP o di gamberi provenienti da chissà quale mare (lo confesso: gli ingredienti sono stati acquistati nel mio supermercato preferito) mi congedo con una brevissima nota sul cous cous che per quanto mi riguarda ha scalzato la pasta dal posto di onore alla nostra tavola; provatelo non solo di grano ma anche di farro e di altri cereali come una valida alternativa al pane e ottimo come piatto unico caldo con verdure e/o pesce o con pomodorini, pinoli, basilico, feta e cipolline fresche per l'estate. Da provare anche con una macedonia di frutta o come accompagnamento a sughi e intingoli. Velocissimo da preparare e per questo sempre presente nella mia dispensa.


Timballini di cous cous con asparagi e gamberi

Per 4 timballi:
150 gr di cous cous (*)
8 code di gambero
4 asparagi
6 pomodorini tipo ciliegino
1 scalogno
450 ml di brodo vegetale
olio extravergine di oliva
prezzemolo
sale e pepe

(*) Potete sostituire il cous cous con riso o orzo brillato (che, naturalmente, andranno fatti cuocere in modi differenti rispetto al cous cous)

Tritate lo scalogno e fatelo soffriggere in padella con 3 cucchiai di olio extravergine di oliva. Aggiungete il cous cous, tostatelo leggermente e irroratelo con il brodo vegetale caldo. Togliete il tegame dal fuoco e lasciate gonfiare il cous cous sgranandolo ogni tanto con una forchetta. Tagliate gli asparagi in piccoli tocchetti, saltateli in padella con un filo di olio per alcuni minuti fino a farli intenerire. Nel frattempo sbollentate le code di gambero, sgusciatele e unitele, insieme ai pomodorini privati dei semi e tagliati a spicchi, al cous cous.
Condite il composto con olio, sale, pepe e prezzemolo e riempite quattro stampini (per maggiore sicurezza potete rivestire gli stampini con pellicola trasparente così non avrete problemi quando dovrete estrarli). Lasciate riposare in frigorifero per almeno 30 minuti; estraete i timballini e servite (se gradite) decorando con erba cipollina tagliata finemente e un giro di olio.